Proviamo a ripercorrere l’iter di una persona anziana sola che, benché con un buon livello di autonomia, non è in grado di disporre autonomamente di tutte le risorse che le permetterebbero e faciliterebbero il perdurare dell’autonomia.

L’alloggio
L’alloggio deve essere arredato in maniera funzionale: letto e sedili all’altezza giusta, facile accesso (ascensore), servizi igienici idonei come dimensione e come arredamento, lasciando per altro spazi per il posizionamento di arredi personali per alleggerire la diversità del passaggio dalla propria  storica abitazione (l’amata poltrona, un tappeto, il mobiletto di famiglia……) ad un alloggio protetto.

L’assistenza
L’assistenza deve essere vigile e discreta. Vigile per dare sicurezza alla persona anziana, discreta  e non sostitutiva per poter permettere all’anziano il più possibile l’esercizio dell’autonomia: vita sociale, faccende domestiche quotidiane, preparazione dei pasti, mantenimento delle attività precedenti…. Precedenza ad anziani del quartiere per poter mantenere le socialità pregresse. Per tutto ciò abbiamo a disposizione sei bilocali.

Casa famiglia
Ragionando nella logica dei servizi intermedi manca ancora un tassello importante per rimandare il più possibile la necessità della vera casa di riposo. Per questo abbiamo pensato di riservare uno spazio che riteniamo idoneo, perché già sperimentato, all’allestimento di una casa famiglia. E’ composto da 12 bilocali e tre stanze singole con bagno riservato e un soggiorno al piano, con annesse due camere per gli operatori con relativo bagno. L’assistenza è sempre discreta, ma necessariamente più esaustiva. Pur lasciando spazi di autonomia, la comunità provvede all’aiuto nell’igiene personale, alla somministrazione dei farmaci, all’assistenza medica coordinando i medici di base, la fornitura della biancheria generica e personale. La proposta dell’intrattenimento, e tutto ciò che singolarmente è utile per il benessere, facilitando, e se è il caso, sollecitando i rapporti con amici e famigliari.


Sarà importante dedicare attenzione agli aspetti sanitari senza per questo sanitarizzare la struttura.

Per fare ciò sarà utile:

  • la tenuta di una cartella assistenziale con diario sanitario in caso di malattia cronica o accidentale;
  • la cura dei rapporti con il medico di base;
  • l’acquisto e la somministrazione dei farmaci;
  • la cura di un armadietto farmaceutico con farmaci di prima necessità e idonei agli ospiti;
  • mantenimento di un rapporto logistico e di sostegno in caso di ricovero ospedaliero;
  • frequente misurazione della pressione e piccole medicazioni.

Fondamentale la presa in carico dell’aspetto sociale, per fare ciò sarà utile:

  • sostegno il più possibile finalizzato all’autonomia nell’igiene personale
  • sostegno nello svolgimento di piccole incombenze via via definite e personalizzate quali:

– cambio e cura della biancheria personale
– piccole pulizie
– cura dei capelli
– cura delle mani e dei piedi
– favorire e stimolare il rapporto con i parenti e gli amici
– facilitare l’utilizzo della palestra per la ginnastica
– organizzazione del tempo libero coordinando i volontari